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Video Introduzione

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Introduzione
Ben ritrovati!
Oggi abbiamo un tema entusiasmante da discutere: il ciclo Build-Measure-Learn.
Non solo è un componente fondamentale della metodologia Lean Startup, ma è anche una filosofia di vita che può cambiare la nostra percezione del fallimento, del successo e dell'apprendimento.
Inizia a visualizzare il tuo viaggio imprenditoriale come un percorso costantemente in evoluzione, pieno di scoperte e opportunità di crescita.
Nell'ambiente di una startup, l'incertezza è la norma.
Come possiamo navigare in queste acque mutevoli? Come possiamo costruire un'azienda di successo in un mondo così imprevedibile?
La risposta sta nel ciclo Build-Measure-Learn.
Allora, cosa significa realmente questo ciclo?
La fase di "costruzione" non riguarda solo lo sviluppo del prodotto.
Si tratta di costruire un'ipotesi, un'idea che può risolvere un problema, creare valore o migliorare la vita delle persone.
Costruiamo, ma in modo intelligente, focalizzato e intenzionale. Costruiamo con un obiettivo in mente: imparare.
Veniamo ora alla fase di "misurazione".
Quando misuriamo, raccogliamo dati per capire se l'ipotesi che abbiamo costruito sta effettivamente risolvendo il problema che intendeva affrontare.
Misurare significa cercare feedback, ascoltare i nostri clienti e interpretare i dati. È un passo cruciale che ci permette di comprendere se stiamo procedendo nella giusta direzione.
Infine, arriviamo alla fase di "apprendimento".
Questa è la fase dove mettiamo insieme tutto quello che abbiamo costruito e misurato, per trarne delle conclusioni.
Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo? L'ipotesi era corretta? Se no, perché?
Questa fase di apprendimento non è solo la fine del ciclo, ma anche l'inizio del prossimo.
Utilizziamo ciò che abbiamo appreso per informare la nostra prossima fase di costruzione, dando vita a un ciclo continuo di apprendimento e miglioramento.
Ecco la bellezza del ciclo Build-Measure-Learn: ci spinge a evolverci, a migliorare, a non avere paura di fallire. Non importa se l'ipotesi si è rivelata errata. Ciò che conta è l'apprendimento che ne deriva, che ci spinge a raffinare, innovare e migliorare continuamente.
Questo è il cuore pulsante della metodologia Lean Startup.
Questo ciclo ci aiuta a mantenere l'agilità e la flessibilità, permettendoci di adattarci rapidamente e di imparare il più possibile. Non è solo un ciclo, ma una mentalità.
Oggi, vi invito ad abbracciare questo approccio.
Siate pronti a costruire, misurare e apprendere.
E ricordate: ogni passo avanti, ogni errore, ogni scoperta è un passo verso il successo. Avanti, impariamo insieme!


Capire il concetto di "Build"
Cari ragazzi, adesso che abbiamo una panoramica del ciclo Build-Measure-Learn, concentriamoci sulla prima fase: "Build".
Il termine "Build", costruire, può suggerire l'idea di mettersi a lavoro, di realizzare qualcosa di tangibile.
In effetti, è proprio così, ma non solo in senso fisico o concreto. Nel nostro contesto, costruire va ben oltre la semplice realizzazione di un prodotto. Costruire è dare vita a un'ipotesi, è modellare un'idea, è progettare un esperimento.
Quando costruiamo, non stiamo solo assemblando pezzi di un puzzle; stiamo dando forma a un percorso che potrebbe condurci a un importante apprendimento.
Ogni passo che facciamo, ogni decisione che prendiamo nel costruire il nostro prodotto o servizio, fa parte di un'ipotesi più grande che abbiamo sulla nostra attività e sul nostro mercato.
E' un'ipotesi su ciò che pensiamo funzionerà. Costruiamo per testare queste ipotesi.
Pensate a un architetto che progetta una casa.
Non inizia a costruire senza prima avere un piano, una visione. Questa visione è l'ipotesi.
L'architetto progetta la casa con l'intenzione di creare uno spazio che sia funzionale e piacevole per le persone che ci vivranno.
Allo stesso modo, quando costruiamo nel contesto di una startup, abbiamo un'ipotesi, un piano che intendiamo testare.
Ora, ricordate, non tutte le ipotesi si dimostreranno corrette. E non c'è niente di male in questo. Anzi, è proprio qui che risiede la magia dell'approccio Lean Startup.
Quando costruiamo, sappiamo che potremmo sbagliare. Ma è proprio questo che rende il processo così potente. Perché ogni errore, ogni ipotesi errata, non è un fallimento. Al contrario, è un'opportunità. Un'opportunità di apprendere, di migliorare, di fare un passo avanti verso il successo.
Ogni costruzione, quindi, è un'espressione di coraggio. E' il coraggio di provare, di rischiare, di mettersi in gioco. E' il coraggio di accettare che non abbiamo tutte le risposte, ma siamo disposti a cercarle. E' il coraggio di dire: "Non so se funzionerà, ma sono disposto a scoprirlo".
Ecco perché la fase di "Build" è così cruciale.
Non si tratta solo di costruire un prodotto. Si tratta di costruire un'ipotesi, di progettare un esperimento, di mettersi in gioco per cercare le risposte che ci porteranno avanti.
Ricordate, ogni grande scoperta inizia con una domanda, con un'ipotesi.
Quindi, non abbiate paura di costruire, di mettere alla prova le vostre idee. Non importa se avete ragione o torto. Quello che conta è il viaggio, il coraggio di cercare, di apprendere, di migliorare.
Quindi, costruiamo, e vediamo dove ci porta il nostro viaggio.


Ipotesi di Idea e Sperimentazione
Adesso che abbiamo capito l'importanza del costruire e dell'ipotesi nel contesto della metodologia Lean Startup, esploreremo come possiamo trasformare le nostre brillanti idee in ipotesi concrete e come metterle alla prova attraverso la sperimentazione.
Le idee sono come semi, contengono in sé l'energia e il potenziale per trasformarsi in qualcosa di meraviglioso, ma hanno bisogno del terreno giusto, del contesto adatto per germogliare e crescere.
Ecco dove entrano in gioco le ipotesi.
Quando convertiamo un'idea in un'ipotesi, stiamo creando il contesto, il terreno fertile in cui l'idea può prendere vita, può essere coltivata e, alla fine, fiorire.
Ma, come si fa a trasformare un'idea in un'ipotesi?
Non è un processo complicato, ma richiede chiarezza di pensiero e precisione. Dobbiamo essere capaci di esprimere la nostra idea in termini di risultati osservabili. Dobbiamo fare in modo che sia misurabile. Una buona ipotesi è quella che stabilisce una relazione chiara tra ciò che stiamo proponendo e ciò che ci aspettiamo di vedere.
Ad esempio, se abbiamo l'idea di introdurre una nuova funzionalità nel nostro prodotto, l'ipotesi potrebbe essere: "L'introduzione di questa nuova funzionalità aumenterà l'engagement degli utenti del 20%".
Vedete? E' una dichiarazione chiara e misurabile. Non dice solo che la funzionalità sarà utile; stabilisce una previsione quantitativa di quanto sarà utile.
Ricordate sempre, le ipotesi sono il vostro faro nel mare tempestoso dell'innovazione.
Vi danno una direzione, vi indicano dove dovete guardare per vedere se le vostre idee stanno funzionando o meno.
E una volta che avete formulato le vostre ipotesi, cosa fate? Le testate!
La sperimentazione è la chiave per la metodologia Lean Startup. Costruiamo per sperimentare, per vedere se le nostre ipotesi resistono alla prova dei fatti.
Avete la vostra idea, avete le vostre ipotesi e avete il vostro spirito imprenditoriale. Non esiste fallimento in questo percorso, solo apprendimento.
Ogni errore è un gradino che vi avvicina al successo, ogni ipotesi confutata è una opportunità di affinare la vostra idea, di avvicinarvi sempre più alla soluzione che funziona.
Quindi, non temete di sperimentare.
Non temete di mettere le vostre idee alla prova. Perché è attraverso la sperimentazione che le idee si trasformano in realtà, è attraverso la sperimentazione che i sogni prendono vita.
E ricordate, non importa quanti tentativi ci vogliono per arrivare alla soluzione giusta. Ciò che conta è la determinazione, la tenacia di continuare a provare, a sperimentare, a imparare.
E' questo che fa di voi dei veri imprenditori. È questo che vi porterà al successo.
Perciò, miei cari futuri innovatori, siate coraggiosi. Sperimentate. Testate le vostre ipotesi. E vedrete, alla fine, le vostre idee si trasformeranno in soluzioni di successo.


Cosa significa "Measure"?
Cari futuri innovatori, una volta costruito il vostro prodotto o servizio, una volta impostate le vostre ipotesi e avviata la sperimentazione, sorge una domanda: come sapremo se le nostre ipotesi erano corrette? Come sapremo se abbiamo raggiunto i nostri obiettivi?
Ecco dove entra in gioco la seconda fase del nostro ciclo: la fase "Measure", la fase di misurazione.
Quando parliamo di "misurazione", non ci riferiamo solo a contare le vendite o a monitorare il profitto.
Certo, questi sono aspetti importanti per qualsiasi impresa, ma per una Lean Startup, la misurazione è qualcosa di più profondo, di più significativo.
Misurare significa guardare oltre i numeri grezzi per comprendere il reale impatto delle nostre azioni.
Nella fase di misurazione, cerchiamo di capire come le persone stanno reagendo al nostro prodotto o servizio.
Vogliamo sapere se stanno avendo l'esperienza che avevamo immaginato per loro. Vogliamo vedere se il nostro prodotto o servizio sta effettivamente risolvendo il problema che abbiamo identificato. E vogliamo farlo in modo preciso e accurato.
Ma come si fa? Come si misura qualcosa di così intangibile?
Ecco dove entrano in gioco le metriche.
Le metriche sono gli strumenti che usiamo per quantificare l'esperienza dell'utente, per trasformare le loro interazioni con il nostro prodotto o servizio in dati che possiamo analizzare e interpretare.
Le metriche per una Lean Startup possono essere molto diverse dalle metriche aziendali tradizionali. Potrebbero riguardare il tempo che gli utenti trascorrono con il nostro prodotto, il numero di volte che usano una determinata funzionalità, la quantità di feedback che ci danno, e così via.
L'importante è scegliere le metriche che sono davvero rilevanti per il problema che stiamo cercando di risolvere, che ci danno un'indicazione chiara di come stiamo facendo.
La fase di misurazione è una fase di scoperta, una fase di apprendimento.
È il momento in cui guardiamo i dati e ascoltiamo ciò che ci dicono. È il momento in cui mettiamo da parte le nostre preconcezioni e accogliamo la realtà come si presenta a noi.
Ma ricordate, la misurazione non è un fine in sé.
Non misuriamo solo per il gusto di avere dei dati.
Misuriamo per capire, per imparare. Misuriamo per vedere dove stiamo andando bene e dove possiamo migliorare. Misuriamo per aiutarci a prendere decisioni più informate, per guidarci nel nostro viaggio di innovazione.
Quindi, cari ragazzi, non temete la fase di misurazione. Accoglietela come un'opportunità.
Un'opportunità per conoscere meglio i vostri utenti, per capire meglio il vostro prodotto, per vedere più chiaramente la via del successo.
E ricordate, ogni dato, ogni metrica, è un passo avanti nel vostro viaggio.


Metodi di misurazione
Cari aspiranti imprenditori, abbiamo parlato di cosa significa misurare nel contesto di una startup Lean.
Ora, vorrei parlarvi dei diversi metodi di misurazione che potete utilizzare per raccogliere informazioni preziose sul comportamento dei vostri clienti.
Ricordate, la chiave per la misurazione efficace è utilizzare il metodo giusto per le informazioni giuste.
Prima di tutto, c'è l'analisi dei dati.
Oggi, viviamo nell'era dei big data.
Ogni interazione che un cliente ha con il vostro prodotto o servizio può essere tracciata, registrata e analizzata.
Questi dati possono fornirvi informazioni preziose sul modo in cui i vostri clienti utilizzano il vostro prodotto, sulle funzionalità che apprezzano di più, e su dove potreste dover fare delle modifiche.
Poi, ci sono i sondaggi e le interviste.
Questi possono essere strumenti potenti per ottenere un feedback diretto dai vostri clienti. Possono aiutarvi a capire non solo cosa i vostri clienti stanno facendo, ma anche perché lo stanno facendo. E possono aiutarvi a scoprire problemi o opportunità che non avreste potuto vedere solo con l'analisi dei dati.
Inoltre, c'è l'osservazione diretta.
A volte, non c'è niente di meglio che vedere con i propri occhi come i clienti interagiscono con il vostro prodotto. L'osservazione può aiutarvi a capire le sfide che i vostri clienti potrebbero incontrare, o a scoprire usi innovativi del vostro prodotto che non avevate previsto.
Infine, c'è l'analisi delle metriche chiave di performance, o KPI.
Questi sono indicatori specifici che vi aiutano a misurare il successo del vostro prodotto in termini di obiettivi aziendali.
Ad esempio, potreste misurare il tasso di conversione, il tempo trascorso sulla pagina, il tasso di abbandono, e così via. Queste metriche vi aiutano a mantenere il focus sulle cose che contano di più per la vostra azienda.
Ogni metodo ha i suoi punti di forza e le sue limitazioni, e la chiave è sapere quando utilizzare quale.
Ma ricordate, qualunque metodo scegliate, l'obiettivo è sempre lo stesso: imparare. Imparare dai vostri clienti, imparare dal vostro prodotto, imparare dal mercato.
E non dimenticate mai: la misurazione non è un compito che si fa una volta e poi si dimentica.
È un processo continuo. È un impegno per l'apprendimento costante, per l'adattamento e l'innovazione. E quando fate bene, la misurazione può essere il vostro più grande alleato nel vostro viaggio verso il successo.
Quindi, cari ragazzi, vi incoraggio a abbracciare la potenza della misurazione.
Esplorate i diversi metodi a vostra disposizione, e sfruttate le informazioni che vi forniscono per costruire un prodotto migliore, un'azienda migliore, un futuro migliore.
E ricordate, in ogni numero, in ogni dato, c'è una storia da raccontare. La vostra storia. Quindi, andate avanti, misurate, imparate, innovate.


Importanza della decisione basata sui dati
Ora voglio sottolineare l'importanza di una decisione basata sui dati.
La vostra capacità di fare affidamento su dati empirici per guidare la direzione della vostra attività è un elemento fondamentale per la vostra avventura imprenditoriale.
Iniziamo da un presupposto: i dati sono ovunque.
Viviamo in un'epoca in cui possiamo raccogliere dati su quasi tutto. E questi dati, se utilizzati correttamente, possono essere uno strumento potente per guidare le decisioni della vostra startup. Ma perché è così importante fare decisioni basate sui dati?
Innanzitutto, i dati sono obiettivi.
Essi non sono influenzati dalle emozioni, dai pregiudizi o dalle aspettative. I dati semplicemente mostrano quello che è.
E quando prendiamo decisioni basate sui dati, stiamo basando le nostre scelte su fatti verificabili, piuttosto che su intuizioni o supposizioni.
In secondo luogo, i dati ci permettono di misurare il nostro successo.
Quando abbiamo dei dati, possiamo stabilire obiettivi misurabili e poi monitorare i nostri progressi verso quegli obiettivi. I dati ci danno la possibilità di vedere dove stiamo andando bene e dove abbiamo bisogno di migliorare.
In terzo luogo, i dati ci permettono di essere proattivi piuttosto che reattivi.
Con i dati, possiamo prevedere i trend futuri e fare mosse strategiche per sfruttare queste tendenze. Possiamo anticipare i problemi prima che si verifichino e mettere in atto piani di mitigazione.
Ma come si traduce tutto questo nella pratica?
Significa utilizzare i dati in ogni fase del vostro processo decisionale.
Quando state considerando una nuova caratteristica del prodotto, guardate ai dati. Quando state valutando un nuovo mercato, guardate ai dati. Quando state cercando di capire come migliorare la soddisfazione del cliente, guardate ai dati.
Ricordate, i dati da soli non sono la soluzione. Sono uno strumento. E come ogni strumento, devono essere usati correttamente.
Questo significa che dovete essere in grado di raccogliere i dati giusti, analizzarli in modo efficace, e poi applicare le vostre scoperte in modo strategico.
Quindi, miei cari futuri imprenditori, vi invito ad abbracciare la decisione basata sui dati.
Non abbiate paura dei numeri. Non lasciate che la quantità di dati disponibili vi sopraffaccia. Invece, guardate ai dati come ad un alleato, uno strumento che vi può aiutare a fare le scelte giuste, a prendere le decisioni giuste, a costruire la vostra impresa di successo.
E ricordate: la vostra avventura imprenditoriale è un viaggio. E in ogni viaggio, la bussola è essenziale. Lasciate che i dati siano la vostra bussola, guidando ogni passo del vostro cammino verso il successo.
E non dimenticate mai: ogni numero, ogni dato, è una parte della vostra storia.
Quindi, andate avanti, misurate, decidete, e costruite il vostro futuro.


La fase "Learn"
Ci stiamo avventurando nella fase finale, ma non meno importante, del nostro ciclo: la fase "Learn", ovvero "Impara".
In questa fase, mettiamo in atto una delle qualità più preziose e necessarie di un imprenditore di successo: la capacità di apprendere.
Imparare non è solo l'acquisizione di nuove conoscenze o competenze.
No, nell'ambito della Lean Startup, imparare ha un significato molto più profondo.
Si tratta di trarre insegnamenti significativi dai dati che avete raccolto nella fase di misurazione, di fare delle scoperte che possono portare a cambiamenti significativi nella vostra attività.
Imparare nel contesto di una Lean Startup significa essere disposti ad abbandonare le proprie idee preconcette e ad essere guidati da ciò che i dati ci dicono.
Significa avere l'umiltà di riconoscere quando si è sbagliato e la prontezza per cambiare rotta se necessario.
Significa, in altre parole, avere un atteggiamento di apprendimento continuo, una curiosità insaziabile e un desiderio incessante di migliorare.
Imparare significa riconoscere che non abbiamo tutte le risposte e che dobbiamo essere sempre disposti a mettere in discussione le nostre ipotesi e a sperimentare nuove idee.
Quindi, come si traduce tutto questo nella pratica?
Come imprenditori, dovete imparare a fare domande incisive basate sui vostri dati. Dovete essere disposti a esaminare i vostri processi e prodotti da nuove prospettive, a mettervi in discussione, a cercare continuamente nuovi modi per fare le cose meglio.
Ma ricordate, non si tratta solo di imparare dai successi.
È altrettanto importante, se non di più, imparare dai fallimenti. Infatti, alcuni dei più grandi insegnamenti provengono dai momenti di difficoltà.
Quindi, quando incontrate un ostacolo, non lasciate che vi scoraggi. Vedetelo invece come un'opportunità di apprendimento.
Inoltre, è importante notare che l'apprendimento non è un processo che avviene in isolamento. Dovete condividere le vostre scoperte con il vostro team, imparare gli uni dagli altri e lavorare insieme per implementare nuove strategie basate su ciò che avete appreso.
L'apprendimento non è un'opzione, ma un imperativo per una Lean Startup di successo. Non è un compito da completare, ma un viaggio da intraprendere. È un processo continuo che va avanti per tutta la durata della vostra impresa.
Quindi, incoraggio ognuno di voi a coltivare un atteggiamento di apprendimento continuo. A guardare oltre il visibile, a fare domande, a cercare nuove soluzioni. Ad abbracciare l'ignoto, a sperimentare, a fallire, a rialzarsi e a continuare a imparare.
Perché è attraverso l'apprendimento che scopriamo nuove strade, che ci adattiamo, che miglioriamo, che cresciamo.
E alla fine, è attraverso l'apprendimento che costruiamo il successo.
Quindi, cari ragazzi, impariamo. Perché imparando, costruiamo il nostro futuro.


Implementare l'apprendimento validato
Ora, cari ragazzi, preparatevi a scoprire un concetto che rappresenta il cuore pulsante della Lean Startup: l'apprendimento validato.
Questa è la linfa vitale che alimenta il ciclo di Build-Measure-Learn, un elemento chiave che distingue una Lean Startup da un'impresa tradizionale.
L'apprendimento validato non è semplicemente l'accumulo di nuove conoscenze. È un processo specifico, strutturato e orientato agli obiettivi, che permette a voi, come imprenditori, di capire quale direzione prendere con la vostra startup.
Non stiamo parlando di un mero atto di memorizzazione o di una vaga comprensione di un concetto.
L'apprendimento validato è un'illuminazione, una rivelazione che emerge dai dati e che illumina il cammino della vostra impresa. È una bussola che vi guida nella giusta direzione, che vi permette di prendere decisioni informate e strategiche.
E come si arriva a questa illuminazione? Attraverso la sperimentazione.
L'apprendimento validato nasce da esperimenti che vi permettono di testare le vostre ipotesi sul mercato.
Questi esperimenti, guidati dai dati e dagli insight che avete raccolto, vi offrono la possibilità di verificare le vostre supposizioni e di adattare la vostra strategia di conseguenza.
Ricordate, l'obiettivo qui non è avere ragione, ma apprendere qualcosa di utile.
Se un esperimento mostra che un'ipotesi era sbagliata, allora avete ottenuto un apprendimento valido. Avete scoperto qualcosa di nuovo che può guidare la vostra prossima fase di build.
Ma qui sorge una domanda fondamentale: come implementiamo l'apprendimento validato? Come incorporiamo questi nuovi insight nel nostro processo di build?
Ebbene, il segreto sta nel rimanere flessibili, nel rimanere aperti al cambiamento.
Quando otteniamo un apprendimento valido, dobbiamo essere pronti a cambiar rotta, a fare una deviazione o persino a fare un giro di 180 gradi se necessario. Dobbiamo essere pronti a modificare il nostro prodotto, il nostro modello di business o la nostra strategia di marketing in base a quello che abbiamo appreso.
Per farlo efficacemente, è essenziale avere un team che condivide un mindset di apprendimento continuo. Un team che è aperto al cambiamento, che abbraccia l'incertezza e che vede ogni sfida come un'opportunità di crescita.
L'apprendimento validato è un viaggio, un'avventura verso la scoperta. È l'atto coraggioso di immergersi nell'ignoto, armati di dati, di curiosità e di una determinazione incrollabile a imparare, a crescere, a migliorare.
Vi invito quindi a intraprendere questo viaggio con coraggio e determinazione. Ad abbracciare l'apprendimento validato come una bussola che vi guida attraverso l'incertezza. A vedere ogni esperimento, ogni risultato, come un passo avanti nel vostro percorso verso il successo.
Ricordate, ogni errore è un'opportunità di apprendimento, ogni fallimento è un trampolino di lancio verso il successo.
Con l'apprendimento validato al vostro fianco, siete pronti a navigare nel turbolento mare dell'innovazione e a emergere come veri pionieri della Lean Startup.


Iterazione del ciclo
Adesso entriamo in uno dei segreti meglio custoditi della Lean Startup, uno che differenzia un'impresa vincente da una mediocre: la sua natura iterativa.
Questo ciclo, miei cari, non è un percorso lineare, ma una spirale continua di crescita e miglioramento.
Guardate oltre l'orizzonte lineare del pensiero tradizionale, e immaginate invece una spirale che si innalza sempre più in alto. Ogni giro rappresenta una nuova iterazione del ciclo Build-Measure-Learn. Con ogni giro, guadagnate una nuova prospettiva, un nuovo apprendimento che vi porta sempre più vicino al vostro obiettivo.
Ma cosa significa, in pratica, questa iterazione?
Significa che, in una Lean Startup, il ciclo Build-Measure-Learn non viene eseguito una volta sola, ma ripetuto costantemente.
Significa che ogni fase di "build", ogni raccolta di misurazioni, ogni intuizione acquisita dalla fase di "learn" è un passo verso la prossima iterazione del ciclo.
E perché è così importante questa iterazione?
Perché l'innovazione non è un obiettivo da raggiungere, ma un processo continuo.
Una Lean Startup non si accontenta di una singola vittoria, ma cerca sempre il modo di migliorare, di ottimizzare, di perfezionare. Cerca continuamente nuove opportunità, nuovi modi di servire i suoi clienti.
Inoltre, la ripetizione del ciclo Build-Measure-Learn offre la possibilità di sperimentare, di testare nuove ipotesi, di correggere gli errori e di migliorare.
Non è un caso che molte delle startup di maggior successo oggi siano quelle che hanno abbracciato questa filosofia di iterazione e miglioramento continuo.
Ricordate, in un mondo in rapido cambiamento, l'unico modo per rimanere rilevanti è continuare a imparare e adattarsi.
Il ciclo Build-Measure-Learn vi offre l'opportunità di fare esattamente questo.
È una strada tortuosa, piena di alti e bassi, di vittorie e sconfitte, ma è anche la strada che porta al successo.
Vi esorto quindi a intraprendere questo viaggio con coraggio e determinazione. A guardare oltre le sfide immediate e a vedere le opportunità di apprendimento e di crescita che si nascondono dietro ogni angolo. A immergervi nel ciclo Build-Measure-Learn, a lasciare che vi guidi attraverso i meandri dell'innovazione e a portarvi verso nuove vette di successo.
La strada dell'innovazione non è mai dritta, ma il viaggio è ciò che conta.
Con il ciclo Build-Measure-Learn come vostro compagno di viaggio, siete pronti ad affrontare qualsiasi sfida, a superare qualsiasi ostacolo e a trionfare nell'arena dell'impresa.


Applicazione pratica del ciclo (5 minuti):
Oggi non siamo qui solo per parlare di teorie.
No, il ciclo Build-Measure-Learn non è solo un bel concetto, è un potente strumento che ha fatto la differenza tra il successo e il fallimento per molte startup nel mondo reale. Ed è proprio di queste storie reali che vogliamo parlare ora, perche ci permettono di apprezzare il vero valore di questo ciclo.
Prendiamo ad esempio Dropbox, una delle startup più riuscite del nostro tempo.
Nel loro primo stadio, i fondatori di Dropbox avevano solo un'idea: rendere semplice e veloce la condivisione di file tra dispositivi diversi. Hanno costruito un prototipo funzionante, un "product demo" per mostrare al mondo cosa potevano fare. Questo era il loro "build".
Quando hanno condiviso il demo, hanno misurato attentamente le reazioni degli utenti e i dati raccolti. Questo era il loro "measure". E cosa hanno imparato? Hanno appreso che la gente amava l'idea, ma voleva anche alcune caratteristiche specifiche, come la possibilità di salvare i file per l'accesso offline.
Questo era il loro "learn".
Dropbox ha poi usato queste informazioni per migliorare il loro prodotto, iniziando un nuovo giro del ciclo Build-Measure-Learn. E il resto, come si dice, è storia.
O considerate Airbnb, che ha trasformato l'industria dell'ospitalità.
Nel loro caso, la prima fase di "build" ha prodotto un sito web per collegare persone che avevano uno spazio extra con viaggiatori in cerca di un posto economico dove stare. Tuttavia, le prenotazioni iniziali erano basse.
Ma Airbnb non si è scoraggiata. Hanno misurato le risposte degli utenti e hanno appreso che le foto degli alloggi erano un fattore cruciale. Così, hanno deciso di offrire un servizio fotografico professionale ai loro host, migliorando notevolmente la qualità delle immagini sul loro sito.
Il risultato? Le prenotazioni sono aumentate in modo significativo, dimostrando il valore del ciclo Build-Measure-Learn.
Queste storie ci insegnano una lezione importante: l'adozione del ciclo Build-Measure-Learn non è solo un passo verso il successo, è il passo verso il successo.
Sia che si tratti di Dropbox, Airbnb o della tua startup, l'implementazione di questo ciclo ti permette di navigare nel tumultuoso mare del mercato, di correggere il corso quando necessario, e di guidare la tua nave verso il successo.
Così, mentre avanziamo nel nostro viaggio imprenditoriale, vi incoraggio a tenere a mente queste storie. A ricordare che il successo non viene dall'aver ragione la prima volta, ma dal continuo apprendimento e miglioramento. A guardare il ciclo Build-Measure-Learn non come un compito arduo, ma come un alleato prezioso nel vostro viaggio verso il successo.
Il percorso dell'innovazione è tortuoso e pieno di incertezze. Ma con il ciclo Build-Measure-Learn al vostro fianco, siete pronti a cavalcare le onde, a sfruttare le correnti, e a navigare verso il vostro destino di successo.


Errori comuni
Nel mondo delle startup, l'errore è un insegnante senza pari.
Attraverso gli errori, ci allontaniamo dalle nostre supposizioni errate, ci caliamo nel mondo reale e scopriamo le dure verità di cosa funziona e cosa no.
Però, come diceva l'antico proverbio, "È meglio imparare dai fallimenti degli altri che dai propri". Quindi, parliamo di alcuni errori comuni commessi nelle startup durante l'applicazione del ciclo Build-Measure-Learn.
Innanzitutto, l'impazienza.
In questo mondo sempre più veloce, c'è una tentazione irresistibile di correre.
Ma ricordate, il ciclo Build-Measure-Learn non è una gara di velocità, è una maratona. Non si tratta di fare il giro più veloce, ma di imparare di più ad ogni giro. Se costruiamo troppo velocemente senza prendere il tempo di misurare e imparare, rischiamo di perdere preziose lezioni.
Poi, c'è la paura del fallimento.
A nessuno piace fallire. Ma nel ciclo Build-Measure-Learn, il fallimento non è un vicolo cieco, è un punto di svolta. Ogni fallimento è un'opportunità per imparare qualcosa di nuovo. Se temiamo il fallimento al punto da evitarlo, allora stiamo evitando anche l'apprendimento.
Inoltre, un altro errore comune è concentrarsi troppo sui dati e troppo poco sui clienti.
Sì, i dati sono importanti, ma non dimentichiamo che dietro ogni dato c'è un cliente umano con bisogni, desideri e paure. Quando misuriamo, dobbiamo cercare di capire non solo i numeri, ma anche le storie che si nascondono dietro di essi.
Infine, un altro errore comune è la rigidità.
Nel ciclo Build-Measure-Learn, la flessibilità è la regola d'oro.
Se ci attacchiamo troppo strettamente alle nostre idee originali, rischiamo di perdere nuove opportunità che emergono lungo il percorso. Ricordate, il ciclo non è un percorso lineare, ma un ciclo. Dobbiamo essere pronti a girare, o "pivotare", quando i dati ci mostrano un percorso migliore.
Questi sono solo alcuni degli errori comuni che possiamo incontrare lungo il cammino. Ma non lasciatevi scoraggiare.
Come un grande scalatore non teme le montagne, ma impara ad arrampicarsi, così dobbiamo noi accogliere queste sfide, non come ostacoli, ma come opportunità per crescere.


Conclusione
Eccoci giunti alla fine del nostro viaggio attraverso il ciclo Build-Measure-Learn.
Abbiamo navigato attraverso le tempeste della costruzione, affrontato le sfide della misurazione e scoperto i tesori nascosti dell'apprendimento.
Ora, prima di concludere l’avventura di oggi, vorrei riassumere alcuni dei punti salienti che abbiamo scoperto lungo il cammino.
Il primo è l'importanza del ciclo stesso.
Il ciclo Build-Measure-Learn non è solo una strategia di gestione, è un modo di pensare. È un approccio che pone l'apprendimento al centro di tutto ciò che facciamo, che ci incoraggia a essere curiosi, a fare domande e a cercare risposte.
Il secondo punto chiave è la necessità di essere orientati ai dati.
In un mondo in cui l'informazione è re, i dati sono la nostra bussola. Ci guidano nel nostro viaggio, ci aiutano a fare scelte informate e ci permettono di vedere oltre le nostre supposizioni.
Il terzo punto fondamentale è l'importanza della flessibilità.
In un mondo in costante evoluzione, dobbiamo essere pronti a cambiare direzione, a fare un "pivot", quando i dati ci mostrano un percorso migliore. Non possiamo permetterci di restare attaccati alle nostre idee originali se queste non rispondono alle esigenze del mercato.
Infine, abbiamo imparato che il ciclo Build-Measure-Learn non è un processo unico, ma un processo continuo. Non si tratta di raggiungere una destinazione, ma di intraprendere un viaggio. Un viaggio di scoperta, di crescita e di apprendimento continuo.
Questo è il vostro momento.
Quindi, armatevi di curiosità e coraggio, e addentratevi nel vasto mondo del ciclo Build-Measure-Learn.
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