Matematico, astronomo e geografo persiano vissuto tra l’VIII e il IX secolo, ricordato anche come “il padre dell’algebra”. È appunto alla sua nisba (il suffisso nell’onomastica araba che identifica spesso la provenienza geografica) che ha origine il termine algoritmo.
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Monumento a Khiva, Uzbekistan, ad Al Khwarizmi ("algoritmo"), 2003
L’immagine che accompagna il mese di febbraio nel calendario 2024
L’immagine che accompagna il mese di febbraio, invece, è ispirata ad un altro aneddoto che risale a circa 1200 anni prima della nascita di al-Khwārizmī; risale infatti al III secolo a.e.v. la diffusione di un manufatto meccanico pensato per stupire e intrattenere gli ospiti durante ricevimenti e banchetti.
Il servo automatico di Philon era infatti un automa umanoide, talvolta con le sembianze di un’ancella, che all’interno del proprio corpo raccoglieva una serie di meccanismi che si attivavano posizionando una coppa nella mano del manichino e la riempivano mescendo da una brocca, posizionata nell’altra mano, acqua e vino (così come si beveva all’epoca).
Automazione
Il servo automatico di Philon
Filone di Atene inventa dunque quello che ancora oggi è considerato il primo automa della storia ma del resto non dobbiamo dimenticare che l’epoca ellenistica è anche un periodo in cui il pensiero scientifico è al centro della società classica.
Fine di questo prologo.
Un consiglio di lettura
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“Un libro che lacera molti degli scenari che ciascuno di noi ha ereditato” la Repubblica
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Una replica che mostra il funzionamento dell’automa ellenistico, realizzato e conservato al museo della tecnologia greca a Katakolo Ileias
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Una versione contemporanea della nostra visione di un automa umanoide nelle diverse evoluzioni del progetto sviluppato da Tesla
Giocando con le suggestioni del calendario 2024 abbiamo introdotto quindi due concetti essenziali per affrontare l’argomento di questo mese: algoritmi e automazioni. Due termini che nascono secoli fa ma che appartengono, più che mai, alla nostra attualità in modo indissolubile e che impattano, che ne siamo consapevoli o no, su tutti gli aspetti della nostra realtà aziendale.
Ci manca però un’ultima parola per introdurre definitivamente il tema attorno al quale si concentreranno i contenuti delle prossime settimane.
Processi
É comunemente attribuita a Fujio Cho, allora presidente di Toyota la definizione della propria strategia aziendale affermando che
“Otteniamo risultati eccellenti da persone normali che gestiscono processi eccellenti.”
Se può risultare particolarmente complesso risalire a quando nella storia si sia definito il primo processo è decisamente più accreditato ad Adam Smith l’averne dato la definizione in contesto aziendale come
“una raccolta di attività, decisioni ed eventi collegati che si concludono con la consegna di un servizio o prodotto a un cliente (un obiettivo aziendale).”
Se i processi aziendali dunque rappresentano la sequenza di attività per raggiungere un obiettivo, gli algoritmi possono definire ciascuna di queste attività e, nell’ambito della trasformazione digitale, costituire la chiave per ottimizzare e potenziare tali processi.
Automazione dei processi aziendali
L’utilizzo di tecniche e strumenti per implementare automatismi in grado di eseguire parti o interi processi (avendone definito il procedimento tramite algoritmi) rientra in uno degli aspetti essenziali del percorso di innovazione e digitalizzazione di un’azienda e prende il nome di Robotic Process Automation (o più comunemente RPA)
E sarà appunto a questo che ci dedicheremo nelle prossime settimane approfondendo perché, come e con quali strumenti ottenere risultati a portata di tutte le aziende.
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