Come META vuole (e chiede di) lavorare per realizzare il «perché» del proprio operare sociale
dando intenzionalità ad ogni scelta e legandola al «perché»
con una Visione solida costruita su paradigmi e riferimenti socio-economici “nuovi” e credibili (es. approccio win win, il modello di lavoro cooperativo e tutti i co-… che si vuole, ecc..)
con un solido fondamento valoriale non solo dichiarato ma testimoniabile dalle proprie azioni
con un patto, tra singolo ed equipe, tra equipe ed organizzazione
utilizzando l’intelligenza collettiva dell’equipe, dell’organizzazione e di tutti i portatori di interesse in un approccio «open» che coinvolge Università, aziende, realtà o singoli dei territori, Fondazioni, PA…
con un modello organizzativo leggero per sperimentare nuovi modelli di leadership e di proattività valorizzando le risorse e i sogni di cambiamento delle persone
con un approccio maieutico, facendosi e facendo tante domande (di cui non si sa la risposta)
studiando e approfondendo, mettendosi in discussione, sviluppando competenze (sia dello specifico del proprio lavoro che dei fenomeni sociali e delle loro interconnessioni, di Project management, di ascolto attivo, gestione dei conflitti…)
con un approccio sistemico ai percorsi delle persone e ai fenomeni che incontriamo
uscendo dal modello lineare/medicale (problema-risposta-soluzione ed entrare in un approccio olistico)
ingaggiando tutti (internamente ed esternamente) su poste alte (per dare risposte puntuali ai bisogni specifici senza staccarsi dai movimenti del sistema in cui emergono, i suoi attori e gli altri bisogni/problemi di cui sono portatori)
rendendo conto di ciò che facciamo, di come lo facciamo e con chi lo facciamo, in modo trasparente
non perdendo di vista l’impatto
con uno sguardo anticipante del futuro (desiderato)
con un approccio costantemente progettuale in cui ogni cosa è l’occasione per il creare, lo sperimentare pedagogico, con un pensiero creativo e laterale, anche fuori dagli schemi
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