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Processo - Attivazione Key Google Maps

Devo attivare una nuova chiave per maps

Quando mi serve?

Questa procedura serve se ci troviamo di fronte a simpatici errori come questi:
google_map_api_issue.png
google-maps-error.png

Perché Google mi odia?

Non è che ti odia, è che vuole fare soldi. Il servizio mappe di Google, nato come gratuito, è passato ad una formula a pagamento nel 2018.

Si, ma che roba è una API Key?

È un codice che ci identifica a Google Maps, così sa che è Larin Group a richiedere e può fatturare di conseguenza.

No fermo, se si paga disattiviamolo!

Nì, è vero che il servizio è a pagamento, ma Google per mantenere la diffusione del servizio offre 200$ di credito gratuito per ogni mese. Questo significa che per la grande maggioranza dei siti web il servizio resta gratuito.

E quindi cosa sto leggendo a fare?

Noi non siamo la grande maggioranza dei sitarelli, siamo un gruppo con 200 siti. Nonostante questo il numero di visite e di pagine che usano maps è abbastanza basso e restiamo comunque nei 200$.
Per migliorare la gestione, con un occhio al futuro, assegnamo ad ogni sito web o cliente una chiave diversa, in modo da poter conoscere gli utilizzi del singolo sito e poter disattivare, se necessario, soltanto l’accesso di quel sito e non di tutti.
Assegnando una chiave ad ogni sito, inoltre, precludiamo la possibilità che la chiave venga “rubata” e utilizzata da altri per fare grandi quantità di richieste fatturando a noi.

Mi hai convinto, come si fa?

Se non hai l’accesso allora puoi chiederlo al responsabile di area web, sarà felice di aiutarti con uno spumeggiante entusiasmo!
Screenshot 2019-10-03 at 14.53.36.jpg
Ci si presenta la schermata riassuntiva, da cui possiamo vedere alcune informazioni di utilizzo globali.
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Assicuriamoci di aver selezionato il progetto “Google Maps API”.
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Selezioniamo “Credenziali dal menù laterale” e Creiamo una nuova chiave API.
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La nuova chiave viene creata immediatamente, ma non abbiamo finito. La chiave così com’è è aperta e può essere utilizzata da chiunque, e soggetta a furto di quota. Modifichiamo la chiave.
Screenshot 2019-10-03 at 14.56.32.jpg
La prima cosa da fare è darci un nome sensato, in maniera che sia comprensibile a quale sito o servizio fa riferimento.
Poi si applicano le restrizioni, le restrizioni sono importanti per monitorare l’uso, prevenire furti di quota e bloccare le chiavi per siti non più in nostro possesso.
Screenshot 2019-10-03 at 14.57.20.jpg
Selezioniamo Referrer HTTP (sito web) e successivamente inseriamo gli indirizzi da cui vogliamo che la chiave funzioni.
A questo punto potete copiare la chiave ed utilizzarla come di consueto nel codice del sito, per configurare plugin, etc.

E poi?

E poi basta, hai finito.

Ma e ho un sito che fa tante richieste?

Allora bisogna attivare un normale account Google al cliente, fargli inserire un metodo di pagamento e attivare la chiave col suo account. Chi sfora, paga.

Ma non si può avere gratis?

Si, si possono usare le mappe di OpenStreetMap e librerie come LeafLet.js che le visualizzano. Le funzionalità di base sono le stesse, ma spesso i siti/temi/plugin preconfezionati usano Google Maps.
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